Ehi lettori!
Oggi sono tornata con un'intervista a Valentina Marvone autrice della saga "La croce della vita" e qui potete trovare la mia recensione alla saga qui
Vi lascio all'intervista.
Ringrazio ancora Marco Frullanti e Valentina Marcone per la disponibilità^^
1- Quando è nata la sua passione per la scrittura?
Non saprei darti una data precisa, sono quel tipo di persona che ha sempre amato la scuola, i libri. Ho iniziato a scrivere per scherzo qualche anno fa e qualcuno mi convinse a mandare la storia a qualche editore, io ero completamente contraria e scettica all’idea, ma mi risposero e da lì è cominciato tutto.
2-Ho avuto il piacere di recensire i primi due capitoli di questa saga, e mi sono piaciuti davvero molto, perciò le chiedo prima essere stata una grande scrittrice, è stata anche una grande lettrice?
Assolutamente sì. Amo i libri, di qualsiasi genere, divoro qualsiasi cosa.
3- Come le è venuta in mentre l'idea per sviluppare la storia?
Non prendermi per pazza, ma io ho tantissime storie in testa, o meglio, tantissimi personaggi e molto spesso mi perdo immaginando le loro storie, le loro vite. Così nascono le mie storie
4-Perché ha deciso di sviluppare una storia con protagonista una furia?
Amo la mitologia greca e le Furie sono tra i miti che amo di più.
5- Quale è il personaggio in cui si rispecchia di più?
A volte mi rispecchio molto in Deva, altre in Gabriel, a volte persino in Michele. Reputo i miei personaggi molto più maturi e completi di me.
6-È uscito da poco il quarto capitolo della saga, si può sapere se ha intenzione di pubblicare un seguito?
Sì, il seguito è già pronto e non sarà per niente quello che vi aspettate 
7- I suoi tre libri preferiti?
Il Ritratto di Dorian Grey, L’ombra del vento e (a costo di essere banale ma non posso esimermi dal citarlo) Orgoglio e pregiudizio.
8- I suoi tre scrittori invece?
Oscar Wilde, Ken Follet, Kresley Cole.
9- Cosa deve avere secondo lei una storia per essere un bel romanzo?
Deve far provare qualcosa a chi la legge. Può anche parlare del tempo, ma se è in grado di trasmettere emozioni anche ad una sola persona al mondo, allora è un bel romanzo. Ho letto ‘grandi romanzi’ e ‘best seller’ e la mia reazione è stata ‘questo è tutto?’ per me tutto è soggettivo, non esiste il romanzo perfetto, non esiste il giusto modo per scrivere (a parte gli errori grammaticali) esiste la passione, esistono le emozioni.
10- Tre motivi per invogliare i miei lettori a leggere la sua storia?
Non sono molto brava a fare propaganda
ma che dire, non mi reputo una grande scrittrice, anche per tale motivo scrivo nel modo più semplice possibile e diretto. Voglio arrivare al cuore delle persone, voglio che provino qualcosa leggendo quello che scrivo, rabbia, gelosia, amore, paura, tenerezza e le emozioni non hanno bisogno di paroloni per arrivare alla gente.