lunedì 19 settembre 2016

Intervista #3 Liliana Marchesi

Ehi lettori!
Oggi sono qui con una nuova intervista all'autrice della saga RIG, il cui primo volume "Radice"  ho avuto il piacere di leggere e recensire, nel caso vi interessasse la potete trovare qui
Ma adesso possiamo iniziare con l'intervista:)


Camilla: Per iniziare, a chi non conoscesse la tua saga, descrivila in tre parole
Liliana: La saga RIG è un fiume in piena di adrenalina che ti travolge, anche nei punti in cui suo corso può sembrare calmo...lo scoglio è sempre dietro l'angolo.


C: Come ti è venuto in mente l'idea del tuo libro? Ovvero che l'uomo sappia e usa solo una minima parte del cervello?
L: Chi mi conosce sa che mi piace reinterpretare vecchie leggende, ed essendo io molto affascinata dai misteri che si celano nelle parti ignote della nostra mente, non potevo non elaborare questa credenza a modo mio.


C: Quale è stato il personaggio più difficile da sviluppare? E la scena più difficile da scrivere?
L: Scrivere mi viene molto naturale, quindi non incontro mai difficoltà nello svolgimento di un romanzo. Mi lascio semplicemente trasportare.


C: Cosa è la scrittura per te?
L: La scrittura per me è ossigeno. Senza di essa non sarei completa. Io sono ciò che scrivo.


C: Hai preso spunto da qualcuno per sviluppare la protagonista?
L: Quando nella mia mente prende vita un nuovo personaggio, per me è un po' come incontrare qualcuno per la prima volta. Imparo a conoscerlo poco a poco. Non amo costruire la loro personalità a tavolino, ma piuttosto lascio che siano loro a mostrarsi per ciò che sono destinati a diventare.
Sicuramente c'è molto di me in ogni personaggio, chi più chi meno ha assorbito una sfaccettatura del mio carattere, ma ciò nonostante li considero entità a sé stanti. Un po' come i figli...ci somigliano, ma non saranno mai come noi.


C: Quali sono i tuoi scrittori preferiti?
L: I miei scrittori preferiti sono molti. Per citarne qualcuno: Veronica Roth, Cassandra Clare, James Dasneh, Hugh Howey, Marie Lu, Becca Fitzpatrick.


C: Quale è il tuo genere di lettura preferito?
L: Ovviamente la Distopia, che ormai sento come Casa, poi prediligo i Paranormal Romance, ma non disdegno letture di altro genere.


C: Se ne avessi la possibilità entreresti nel tuo romanzo?
L: Certo che entrerei nel mio romanzo! Mi piacerebbe moltissimo!


C: Cosa hai voluto trasmettere scrivendo il tuo romanzo?
L: Nei miei romanzi ci sono sempre molti messaggi. In primis... la speranza. Di questi tempi siamo portati a vedere solo la negatività che ci circonda, ma io voglio trasmettere il messaggio che c'è sempre una soluzione, che non è mai troppo tardi, e che la speranza può dare a un solo uomo la forza di un esercito.







C: Un ultima domanda ho per te. Pensi che sia corretto il comportamento degli Orfani? (ovvero quello di prendere i bambini dalle loro madri per salvarli?)
L: Io sono una madre, e da madre ti dico che se ami i tuoi figli faresti di tutto per loro. Però nel mio caso, oltre a essere madre sono anche testarda, determinata, coraggiosa. Perciò non mi accontenterei di affidare i miei figli agli Orfani, ma pretenderei di farne parte per stare con loro.



E niente lettori, questa qui è stata un'altra intervista, spero vi sia piaciuta alla prossima:)




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